Un traguardo che nel panorama dei festival jazz nazionali è un record: Ravenna Jazz festeggia la sua 50a edizione convocando nell’arco di dieci giorni, dal 4 al 13 maggio, artisti capaci di rappresentare le varie traiettorie musicali esplorate dal festival nel corso dei decenni: dal blues con Irene Grandi, al jazz ‘sinfonico’ dell’Italian Jazz Orchestra con Maria Pia De Vito e Flavio Boltro, la forte progettualità di Daniele Sepe e Francesco Bearzatti, la world music di Susana Baca, gli intrecci con la club culture di Neue Grafik, l’approccio rock di Hugo Race, la fusion di Matteo Mancuso, sino al jazz puro di Alessandro Scala.

All’interno di Ravenna Jazz troverà spazio anche il gran finale dell’iniziativa didattica Pazzi di Jazz: la colossale produzione corale-orchestrale “Pazzi di Jazz” Young Project (con un vasto organico di baby musicisti in compagnia di Mauro OttoliniMauro NegriAlien Dee e Tommaso Vittorini).

Per i workshop di “Mister Jazz”, che come da tradizione si integrano col programma dei concerti, saliranno in cattedra Flavio Boltro (il 7) e Maria Pia De Vito (l’11). Entrambi i seminari si terranno al Centro Mousiké e saranno aperti a tutti gli strumentisti.

Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network in convenzione con gli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con SIAE. Il festival vanta il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna.

Neue Grafik Ensemble

Concerti principali: tutti pazzi per il jazz (e il blues)

Grandi nomi ma anche grandi numeri caratterizzano i concerti di Ravenna Jazz 2023 che si tengono al Teatro Alighieri.

Irene Grandi appartiene al pantheon dei cantautori nazionali, ma è anche un’artista che ha sempre cercato di cambiare pelle, dedicandosi a generi assai diversi. E lo dimostra ancora una volta con “Io in Blues”: un progetto live nel quale trovano posto i grandi successi del blues e del soul ma anche brani di Pino Daniele, Lucio Battisti, Mina e della stessa Irene, riarrangiati in chiave rock-blues (6 maggio).

L’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti è ormai di casa al festival ravennate, con produzioni originali dai programmi di volta in volta diversi, così come i solisti ospiti. Quelli con cui si presenta il 13 maggio sono la vocalist Maria Pia De Vito e il trombettista Flavio Boltro, che svettano sulla compagine orchestrale in un omaggio a Nina Simone, cantante e attivista americana, una delle voci che più hanno segnato il Ventesimo secolo.

Anche “Pazzi di Jazz” Young Project è una produzione originale che di anno in anno si rinnova: le composizioni di Charles Mingus sono il fulcro musicale di questa mastodontica realizzazione orchestrale e corale, con una moltitudine di giovanissimi esecutori affidati alle cure di affermati musicisti come il direttore e arrangiatore Tommaso Vittorini, il trombonista Mauro Ottolini, il sassofonista Mauro Negri e il beatboxer Alien Dee (4 maggio).

Quando il jazz fa… 50°

Ai grandi live ospitati all’Alighieri si affiancano i concerti di “Ravenna 50° Jazz Club”: una programmazione intrigante e ricercata, ricca di curiosità, capace di dare spazio a nuove proposte come di riscoprire grandi talenti internazionali poco presenti nelle programmazioni italiane. Tutto ciò nella cornice intimistica dei club e i piccoli teatri di Ravenna e circondario.

Nel cartellone di Ravenna Jazz, il Teatro Socjale di Piangipane è abitualmente la ribalta per i cantanti. Sarà così anche il 9 maggio, quando arriverà la peruviana Susana Baca, indiscussa ambasciatrice nel mondo della musica afro-peruviana. La sua è una delle voci più carismatiche della cultura sudamericana, capace di mescolare tradizione e contemporaneità, cercando un equilibrio tra la matrice latina e il suono africano. Sarà invece un concerto esclusivamente strumentale quello del 12 maggio con il gruppo del sassofonista Daniele Sepe. Il suo “Sepè le Mokò” è un omaggio alle colonne sonore dei film di Totò realizzati tra il 1957 e il 1962: musiche (firmate da compositori come Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Lelio Luttazzi, Carlo Rustichelli, Alessandro Cicognini e Piero Umiliani) la cui alta caratura jazzistica non è mai stata adeguatamente valorizzata. Sepe rivela ancora una volta il suo carattere di musicista ‘impegnato’ eppure sempre capace di penetrare l’animo popolare.

Irene Grandi

Il palcoscenico del Cisim di Lido Adriano è per chi ha qualcosa di nuovo o alternativo da suonare. Rientrano a pieno titolo in questa categoria i protagonisti dei due concerti che si tengono in questo club. Il cantante e chitarrista australiano Hugo Race (con un passato con Nick Cave and the Bad Seeds che non si può non citare) con i suoi Fatalists propone un rock dall’animo oscuro, elementi folk e blues psichedelizzati, scorie elettroniche depositate sulla ruvida scorza acustica degli strumenti (il 7). Con il suo ensemble, il tastierista francese Neue Grafik rimescola tra loro jazz, house e hip hop, con marcate connotazioni afro ed evidenti infiltrazioni dalla dance elettronicalondinese (il 10).

Al Bronson di Madonna dell’Albero il jazz si connette alle sonorità underground e agli stilemi più innovativi. Qui l’8 maggio si esibisce il giovane chitarrista Matteo Mancuso: un talento senza preconcetti (jazz, rock, fusion, manouche), talmente impressionante per velocità e precisione esecutiva da aver calamitato l’attenzione e gli apprezzamenti di Al Di Meola, Steve Vai e altri guru della sei corde, che vedono in lui il futuro dello strumento. Uno sguardo al passato per dare vita a sonorità futuristiche: è l’omaggio ai Led Zeppelin firmato dal sassofonista Francesco Bearzatti (in trio, l’11). Creatività, ingegno e amore per i decibel sono gli ingredienti essenziali con cui Bearzatti si getta nel confronto con la leggendaria band. E chi ha seguito il sassofonista sin dai suoi esordi sa quanto in là può spingersi col suo strumento, forzandone il suono sino a estrarre dall’ancia una vibrazione hendrixiana.

Ci sono poi tradizioni sulle quali è bello tornare, come la presenza al Mama’s Club (il 5) del sassofonista ravennate Alessandro Scala: un local hero capace di esprimere gli impulsi più brillanti e coinvolgenti della grande scuola sassofonistica jazz, estendendoli anche al funk, la bossa nova e il boogaloo. Per l’occasione Scala guida con un quintetto nel quale avranno spazio solistico anche il trombettista Giovanni Amato e la pianista Francesca Tandoi.

PROGRAMMA

Giovedì 4 maggio

Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00

“Pazzi di Jazz” Young Project

ORCHESTRA DEI GIOVANI & ORCHESTRA DON MINZONI, CORO SWING KIDS & TEEN VOICES

diretti da TOMMASO VITTORINI

special guests

MAURO NEGRI – sax alto e clarinetto, MAURO OTTOLINI – trombone & ALIEN DEE – beatbox

“Tonight at Noon”

Omaggio a Charles Mingus

Serata finale del progetto “Pazzi di Jazz” dedicata a Carlo Bubani

Con il sostegno di Comune di Ravenna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

Con il Patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna – MIUR

produzione originale – ingresso libero

Jazz in Progress

Venerdì 5 maggio

Ravenna, Mama’s Club, ore 21:30

“Ravenna 50° Jazz Club”

Susana Baca

ALESSANDRO SCALA QUINTET feat. FRANCESCA TANDOI & GIOVANNI AMATO

Alessandro Scala – sax tenore; Giovanni Amato – tromba; Francesca Tandoi – pianoforte; Stefano Senni – contrabbasso; Stefano Paolini – batteria

Sabato 6 maggio

Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00

IRENE GRANDI

“Io in Blues”

Irene Grandi – voce; Pippo Guarnera – organo Hammond; Max Frignani – chitarra; Piero Spitilli – basso elettrico; Fabrizio Morganti – batteria

Domenica 7 maggio

Ravenna, Centro Mousiké, ore 10-13, 14:30-16:30

“Mister Jazz”

WORKSHOP di tromba

con FLAVIO BOLTRO

“Trumpet Legacy”

aperto a tutti gli strumenti

Jazz In Progress

Domenica 7 maggio

Lido Adriano (RA), Cisim, ore 21:30

“Ravenna 50° Jazz Club”

HUGO RACE FATALISTS

Hugo Race – chitarra, voce; Giovanni Ferrario – chitarra, tastiere, cori; Francesco Giampaoli – basso elettrico; Diego Sapignoli – batteria

Lunedì 8 maggio

Madonna dell’Albero (RA), Bronson, ore 22:00

“Ravenna 50° Jazz Club”

MATTEO MANCUSO

Matteo Mancuso – chitarre; Stefano India – basso elettrico; Giuseppe Bruno – batteria

Martedì 9 maggio

Piangipane (RA), Teatro Socjale, ore 21:30

“Ravenna 50° Jazz Club”

SUSANA BACA

“Palabras Urgentes”

Susana Baca – voce; Renzo Vignati – chitarra elettrica; Jonathan Mendoza – chitarra acustica;

Oscar Huaranga – contrabbasso; Miguel Diaz ARC – percussioni; Jorge Campos – cori; Alex Quijandria – cori, percussioni

Mercoledì 10 maggio

Lido Adriano (RA), Cisim, ore 21:30

“Ravenna 50° Jazz Club”

NEUE GRAFIK ENSEMBLE

Fred N’Thepe – tastiere; Grifton Forbes-Amos – tromba; Faye Thompson – sassofono; Matt Gedrych – basso; Benjamin Appiah – batteria

Giovedì 11 maggio

Ravenna, Centro Mousiké, ore 10-13, 14:30-16:30

“Mister Jazz”

WORKSHOP di canto

con MARIA PIA DE VITO

“Vocalità, improvvisazione e nuovi linguaggi”

aperto a tutti gli strumenti

Jazz In Progress

Giovedì 11 maggio

Madonna dell’Albero (RA), Bronson, ore 22:00

“Ravenna 50° Jazz Club”

FRANCESCO BEARZATTI P.A.Z – POST ATOMIC ZEP

“Plays Led Zeppelin”

Francesco Bearzatti – sax, electronics; Danilo Gallo – basso, electronics; Stefano Tamborrino – batteria, voce

Venerdì 12 maggio

Piangipane (RA), Teatro Socjale, ore 21:30

“Ravenna 50° Jazz Club”

DANIELE SEPE

“Sepè le Mokò”

Daniele Sepe – sax tenore, flauti; Mario Nappi – pianoforte, tastiere;

Davide Costagliola – contrabbasso, basso elettrico; Paolo Forlini – batteria; Antonello Iannotta – percussioni

Sabato 13 maggio

Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00

“LOVE ME OR LEAVE ME”

Omaggio a Nina Simone

ITALIAN JAZZ ORCHESTRA

special guests MARIA PIA DE VITO & FLAVIO BOLTRO

Direttore FABIO PETRETTI

ITALIAN JAZZ ORCHESTRA: Daniele Giardina – tromba; Giovanni Hoffer – corno; Massimo Morganti – trombone, arrangiamenti;

Guido Bombardieri – sax alto, clarinetto basso; Pedro Spallati – sax tenore, clarinetto; Marco Postacchini – sax baritono, flauto, arrangiamenti;

Massimiliano Rocchetta – pianoforte, arrangiamenti; Paolo Ghetti – contrabbasso; Stefano Paolini – batteria, percussioni.

ARCHI. Violini: Cesare Carretta, Michela Zanotti, Gioele Sindona, Aldo Capicchioni, Lucia Sperandio. Viola: Aldo Zangheri.

Violoncello: Anselmo Pelliccioni. Contrabbasso: Roberto Rubini.

special guests: MARIA PIA DE VITO – voce; FLAVIO BOLTRO – tromba.

Fabio Petretti – direzione, arrangiamenti

Nina Simone video collage: immagini, frammenti di film, concerti, special TV, interviste

produzione originale

Informazioni

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