NovaraJazz torna nei luoghi più belli di Novara e della sua provincia, dal 3 al 13 giugno, con 14 appuntamenti in 10 giorni, una mostra fotografica e un ricco programma NJ Kids

Riparte in presenza il cammino di NovaraJazz e torna proprio nella forma che più lo caratterizza: l’estate e gli eventi da vivere all’aperto. Si arriva all’edizione numero 18 dopo un anno di intensa programmazione streaming all’interno del progetto La cultura è essenziale e per la UNESCO International Jazz Day, e dopo gli appuntamenti dell’Estate Novarese 2020. Nel rispetto delle nuove normative, sempre con l’obiettivo di mettere gli artisti e il pubblico al primo posto NovaraJazz 2021 si snoderà tra residenze d’artista, improvvisazioni, contaminazioni, mantenendo l’originalità della proposta e confermandosi un palcoscenico unico nel Parco del Ticino e nel cuore della Città. Due fine settimana dal 3 al 6 e dall’11 al 13 giugno per riportare in città, grazie a concerti e due produzioni internazionali, il ritmo del jazz e le atmosfere uniche di NovaraJazz.

Primo fine settimana 3 – 6 giugno

NovaraJazz 2021 si apre giovedì 3 giugno alle 21 presso l’innovativo e multifunzionale spazio nòva (Viale Ferrucci, 2) con il concerto O-Janà e Llovage. Il progetto inedito è il culmine della residenza artistica, che vede coinvolti Ludovica Manzo (voce, elettronica), Alessandra Bossa (pianoforte elettrico, elettronica), Olo Walicki (basso, elettronica) e Jacek Prościński (batteria, elettronica). Una residenza che è somma di due progetti già esistenti e avviati: le italiane O-Janà e i polacchi LLovage. Il concerto nasce in collaborazione con Katowice JazzArt Festival, ed è curato da Enrico Bettinello e Martyna van Nieuwland Markowska.

Venerdì 4 giugno appuntamento all’Opificio Cucina&Bottega (Via Giovanni Gnifetti, 45/A), consolidato partner del festival per tutti gli appuntamenti Taste of Jazz pianificati in autunno/inverno: alle 19 inaugurazione della mostra fotografica “We want Miles” di Umberto Germinale, fotografo ligure che da anni attraversa i festival di tutta Europa, dedicata a Miles Davis e alla sua musica attraverso una serie di ritratti, posati e on stage, di musicisti che hanno collaborato nel tempo con il grande trombettista.

Sabato 5 giugno si torna ad esplorare i parchi che circondano il territorio novarese: al Mulino Vecchio di Bellinzago Novarese (Roggia Molinara – Valle del Ticino, Bellinzago Novarese)alle 11.30 il concerto Situations, Giancarlo Nino Locatelli plays Steve Lacy: un importante lavoro dedicato alla figura di Steve Lacy, tra i più importanti improvvisatori del Novecento, registrato e pubblicato dall’etichetta WeInsist! records.

Sabato 5 giugno alle 19 ci si sposta alla Centrale Idroelettrica Orlandi di Galliate (Via dogana vecchia, snc, Galliate) per un incontro speciale: i musicisti italiani Mario Mariotti, prodigioso trombettista a cavallo tra jazz e musica contemporanea e Francesco Chiapperini, clarinettista attivo nel NovaraJazz Collective, suoneranno in quartetto con i musicisti polacchi in residenza artistica a Novara Olo Walicki (contrabbasso elettronica) e Jacek Proscinski (batteria, elettronica). Musica, passione e improvvisazione saranno gli ingredienti di un concerto che sarà una sorpresa per tutti.

Domenica 6 giugno alle 11.30, nella splendida Villa Picchetta a Cameri, torna a NovaraJazz la contrabbassista e compositrice Silvia Bolognesi con il nuovo progetto Young Shouts che coinvolge i giovani musicisti Emanuele Marsico (tromba e voce), Attilio Sepe (sax alto), Silvia Bolognesi (contrabbasso, composizioni), Sergio Bolognesi (percussioni), e selezionato nell’edizione 2020 di Nuova Generazione Jazz. Agli Young Shouts si unirà, nella seconda parte del concerto, il sassofonista e amico di NovaraJazz e della città di Novara Sabir Mateen, storico esponente della scena free jazz newyorkese.

Domenica 6 giugno alle 19 il primo weekend di festival si chiude nel cortile del Museo Etnografico Archeologico C.G. Fanchini di Oleggio (Vicolo Chiesa, 1, Oleggio) tra poesia e creatività con le talentuose musiciste del duo O-Janà, selezionate nell’ambito del progetto “Nuova Generazione Jazz 2019”, e il loro progetto Inland Images. O-Janà (da Janara, strega in napoletano), una proveniente dal jazz e dalla musica di ricerca, l’altra dalla musica classica e contemporanea, combinano elettronica, improvvisazione e songwriting in maniera del tutto originale

Secondo fine settimana 11 – 13 giugno

Il secondo fine settimana riparte da Novara: venerdì 11 giugno alle 19 nei giardini retrostanti il Castello Sforzesco Visconteo di Piazza Martiri, si esibisce Mitelli Delius Edwards Calcagnile Quartet, uno spin-off che precede il grande concerto finale della European Galactic Orchestra. Il quartetto è composto da Gabriele Mitelli (tromba), Tobias Delius (sax tenore), John Edwards (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria). Un quartetto costruito per l’occasione all’insegna dell’improvvisazione e che vede il ritorno a Novara di Tobias Delius, già a NovaraJazz nel 2015 con l’Instant Composers Pool.

Sabato 12 giugno alle 11.30, presso la Basilica di San Gaudenzio (Via S. Gaudenzio, 22), si esibirà in solo lo straordinario violoncellista, compositore e performer olandese Ernst Reijseger. Un concerto in collaborazione con Dutch Performing Arts che porta a Novara il musicista e docente all’Accademia Musicale Chigiana. A Ernst Reijseger, uno dei più importanti musicisti del nostro tempo, sarà conferita la Chiave d’Oro 2021. Sabato 12 giugno alle 17 nel cortile dell’affascinante Casa Bossi (Baluardo Quintino Sella, 16), il grande ritorno in solo del pianista Alexander Hawkins, uno dei pianisti e compositori più innovativi e creativi del Regno Unito. A Hawkins sarà consegnata la Chiave d’Oro NovaraJazz 2020, in occasione del suo 14º concerto a Novara, dove ha suonato nelle formazioni più disparate, contando anche il concerto simbolicamente realizzato il 30 dicembre 2020 ma mai davvero avvenuto a causa della pandemia.

La giornata si conclude alle 21nel cortile del Museo Faraggiana Ferrandi (Via Gaudenzio Ferrari, 13) con Borel Tramontana Holmlander Trio, composto da Pierre Borel (sax alto), Sebi Tramontana (trombone), Per-Åke Holmlander (tuba), che segna il ritorno a Novara di Sebi Tramontana, già membro della Italian Instabile Orchestra e del Sudo Quartet con Carlos Zingaro, Joelle Leandre, Paul Lovens, e l’esordio a Novara di Pierre Borel, sassofonista francese tra i più importanti improvvisatori. Domenica 13 giugno alle 11.30 nel cortile di Palazzo Natta (Piazza Matteotti, 1) Rocher Sery Tilli Trio, un inedito trio capitanato da Cristophe Rocher, storico clarinettista francese, con l’immaginifica chitarra di Christelle Sery e l’originale cello di Luca Tilli. L’ultimo della serie di straordinari soli di questo NovaraJazz 2021 porta a Novara il virtuoso contrabbassista inglese John Edwards, tra i più magmatici e creativi musicisti degli ultimi trent’anni, per un solo che si terrà domenica 13 giugno alle 17 nella Chiesa della Madonna del Carmine (Via del Carmine).

NovaraJazz 2021 si chiude in crescendo domenica 13 giugno alle 19 nel cortile della Canonica del Duomo (Vicolo Canonica, 9/17) con la European Galactic Orchestra: scritta arcaica nella pietra, pensata dalle stelle, modellata dai pianeti. Suoni per animali e vento, poesia per il mare profondo e per chi lo attraversa, altalena sullo spazio. La realtà dei sogni, ora più che mai, è vicina. Noi, come filo di rame, conduttori tra universo e dimensione onirica. Essere orchestra. Molteplicità di intenzioni che diventano un solo agire, una sola voce; spazio di condivisione e moltiplicazione della forza (politica!) del suono. Nostalgia di epoche mai vissute (o forse sì?), inestinguibile sete di presente, ansia di futuro. Nasce per raccogliere i fili sparsi di un lungo e accidentato percorso (artistico ma soprattutto umano) l’European Galactic Orchestra di Gabriele Mitelli, per riunire attorno al fuoco sacro del jazz le mille anime danzanti di una vita in musica. Come a voler ricomporre il mosaico di un’infinita sequela di incontri, di folgorazioni, il trombettista bresciano ha deciso che era arrivato il momento di provare ad abbracciare con un solo sguardo la vastità dei territori attraversati.

Una chiamata a raccolta alla quale ha risposto un manipolo di impavidi improvvisatori da ogni angolo del continente (Francia, Svezia, Inghilterra, Italia, Olanda), convocati per un viaggio oltre i confini del cielo e al di là delle generazioni che, seguendo le rotte interplanetarie tracciate da esperienze collettive imprescindibili come quelle dell’Art Ensemble of Chicago, dell’ICP, dell’Italian Instabile e della Fire! Orchestra (vicine, vicinissime fino a quasi a poterle toccare), arriva a planare sugli anelli di Saturno in compagnia di Duke Ellington, Misha Mengelberg e Sun Ra. Giancarlo Nino Locatelli (che oltre a suonare il clarinetto ha curato insieme a Gabriele Mitelli il passaggio da progetto a realtà, in fase di scrittura e di arrangiamento), Sebi Tramontana (trombone), Luca Tilli (violoncello), Alexander Hawkins (pianoforte), Pierre Borel (sassofoni), Cristophe Rocher (clarinetto), John Edwards (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria), Tobias Delius (sassofoni), Per Åke Holmlander (tuba), Christelle Sery (chitarra): l’equipaggio è a bordo, il conto alla rovescia è iniziato. Destinazione ignota. Perché non è la meta che conta, ma il viaggio.

Una produzione in collaborazione con l’Associazione 4’33” di Mantova, il Ground Music Festival di Brescia, che dopo l’esordio a Novara si esibirà a Palazzo Te a Mantova, sulle colline della Franciacorta e in seguito alla Casa del Jazz di Roma. Tutti i concerti hanno un costo del biglietto di 5,00 euro (gratuiti per i bambini al di sotto dei 10 anni). Abbonamento a 40,00 euro per tutto il festival e a 20,00 euro per i singoli. È possibile acquistare biglietti e abbonamenti presso la biglietteria del Teatro Coccia (Via Fratelli Rosselli, 47 Novara) in orari di apertura o nell’area biglietteria online del sito www.fondazioneteatrococcia.it. Da un’ora prima presso la location, con riduzioni per gli Amici di NovaraJazz. Regolamento scaricabile. In caso di maltempo gli eventi all’aperto saranno annullati e verranno fornite informazioni sul rimborso dei biglietti.

NJ Kids

Prosegue l’attenzione di NovaraJazz verso i più piccoli: sono molte le occasioni per vivere il jazz con i bambini, grazie alla collaborazione con Emanuela Fortuna per l’Associazione @rteLab e con Vito Emanuele Galante e Davide Merlini: giovedì 3 giugno alle 16.30 la Canonica del Duomo Nik e Giulia – Un pomeriggio nell’antica Roma; sabato 5 giugno alle 16.30 al Parco dei Bambini Marco Adolfo Boroli (Via Redi) Jazz al Parco con Vito Emanuele Galante; giovedì 10 giugno alle 16.30 nella Biblioteca Civica di Galliate (Castello Sforzesco, Piazza Vittorio Veneto, Galliate) Natural Leggendo in Jazz con Vito Emanuele Galante; sabato 12 giugno alle 16.30 presso il Gattile di Galliate (Strada Vicinale del Piaggio, 57, Galliate) Luca Pissavini accompagna i più piccoli alla scoperta degli Animali in Jazz; domenica 13 giugno alle 16.30 nella Canonica del Duomo Storytellong racconti per Famiglie con Emanuela Fortuna. Gli appuntamenti Kids sono realizzati con il sostegno di Fondazione CRT, Fondazione DeAgostini, Comoli e Ferrari.

NovaraJazz: la città, il territorio

Tornano a colorare i negozi della città, nelle settimane precedenti e nei giorni del festival, le attese vetrine in jazz: il concorso a premi che coinvolge i negozi con allestimenti legati al festival. Un appuntamento ormai consolidato che immerge ancor più la città nell’atmosfera del festival. Per chi arriverà a Novara per la prima volta proprio in occasione del festival o per chi ha voglia di conoscere qualcosa in più del territorio, sono in programma brevi visite guidate dei luoghi sede dei concerti a cura di ATL, Azienda Turistica Locale della Provincia di Novara, storico partner della manifestazione e speciali pacchetti turistici in collaborazione con Bed&Green di Trecate.


NovaraJazz dopo NovaraJazz

Domenica 27 giugno, come appendice del festival, NovaraJazz partecipa a un progetto di rete realizzato dall’Associazione Nazionale I-Jazz: per tutta l’estate la grande musica jazz in 15 siti UNESCO della penisola italiana. Il 27 giugno, appunto, nella straordinaria cornice del Sacro Monte di Varallo, una processione guidata da Daniele D’Agaro che suonerà una straordinaria serie di 12 soli strumentali con 12 diversi strumenti a fiato alle cappelle. Concluderà il programma, sul sagrato della basilica dell’assunta del Sacro Monte di Varallo, il duo del grande musicista bergamasco Gianluigi Trovesi insieme all’organista Fabio Piazzalunga. Un concerto idealmente dedicato alle vittime della pandemia è un segnale di ripartenza, in un luogo così importante di pellegrinaggio per intere generazioni, di speranza del futuro.

E ancora molti i concerti all’interno della programmazione dell’Estate Novarese 2021, dopo la felice esperienza di rete del 2020, per arrivare a NU Festival 2021, seconda edizione del nuovo festival di arti performative di cui Rest-Art, associazione organizzatrice di NovaraJazz, è ideatore con Piemonte dal Vivo e Comune di Novara.

Programma NovaraJazz 2021

Giovedì 3 giugno

ore 21:00

O-JANÀ + LLOVAGE

Spazio Nòva, (Ex Caserma Passalacqua), Novara

Ludovica Manzo (voce, elettronica), Alessandra Bossa (pianoforte elettrico, elettronica),

Olo Walicki (basso, elettronica), Jacek Prościński (batteria, elettronica)

Venerdì 4 giugno

ore 19:00

mostra fotografica

Opificio, Novara

UMBERTO GERMINALE “WE WANT MILES”

Sabato 5 giugno

ore 11:30

NINO LOCATELLI SOLO “SITUATIONS”

Mulino Vecchio, Bellinzago

Nino Locatelli (clarinetto)

ore 19:00

MARIOTTI CHIAPPERINI WALICKI PROSCINSKI QUARTET

Centrale Idroelettrica Orlandi, Galliate

Mario Mariotti (tromba), Francesco Chiapperini (clarinetto basso),

Olo Walicki (contrabbasso elettronica), Jacek Proscinski (batteria, elettronica)

Domenica 6 giugno

ore 11:30

SILVIA BOLOGNESI YOUNG SHOUTS+SABIR MATEEN

Villa Picchetta, Cameri

Emanuele Marsico (tromba, voce), Attilio Sepe (sax alto),

Silvia Bolognesi (contrabbasso, composizione), Sergio Bolognesi (percussioni), Sabir Mateen (sassofoni)

ore 19:00

O-JANÀ

Museo Civico C.G. Fanchini Oleggio

Ludovica Manzo (voce, elettronica), Alessandra Bossa (pianoforte, synth, elettronica)

Giovedì 11 giugno

ore 19:00

MITELLI DELIUS EDWARDS CALCAGNILE QUARTET

Castello Visconteo Sforzesco, Novara

Gabriele Mitelli (tromba), Tobias Delius (sax tenore), John Edwards (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria).

Sabato 12 giugno

ore 11:30

ERNST REIJSEGER SOLO

Basilica di San Gaudenzio, Novara

Ernst Reijseger (violoncello, composizione)

ore 17:00

ALEXANDER HAWKINS SOLO

Casa Bossi, Novara

Alexander Hawkins (pianoforte)

ore 21:00

BOREL TRAMONTANA HOLMLANDER TRIO

Museo Faraggiana Ferrandi, Novara

Pierre Borel (sassofono), Sebi Tramontana (trombone), Per-Ake Holmlander (tuba)

Domenica 13 giugno

ore 11:30

ROCHER SERY TILLI TRIO

Palazzo Natta, Novara

Christophe Rocher (clarinetto), Christelle Sery (chitarra), Luca Tilli (cello)

ore 17:00

JOHN EDWARDS SOLO

Chiesa Madonna del Carmine, Novara

John Edwards (contrabbasso)

ore 19:00

EUROPEAN GALACTIC ORCHESTRA

Giardini della Canonica del Duomo, Novara

Christophe Rocher (clarinetto), Tobias Delius (sassofono), Nino Locatelli (clarinetto),

Pierre Borel (sassofono), Sebi Tramontana (trombone), Per-Ake Holmlander (tuba),

Alexander Hawkins (piano), Christelle Sery (chitarra), Luca Tilli (cello),

John Edwards (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (percussioni), Gabriele Mitelli (direzione, tromba)

NovaraJazz 2021

i concerti (in ordine cronologico)

O-JANÀ + LLOVAGE

L’ambiguità del punto di vista, della fonte sonora, è qualcosa che i musicisti che suonano in contesti elettroacustici conoscono molto bene.

Il suono spesso si mescola in una grande bolla di sapone nella quale perdersi per un momento.

Nell’occasione di questa residenza – e del concerto finale – quattro musicisti, somma di due progetti già esistenti e avviati come le italiane O-Janà e i polacchi Llovage, si mettono in gioco!

Immaginare una visione che attraversa i linguaggi e rimette continuamente in gioco le dinamiche tra piano, elettronica e voce delle O-Janà e basso e batteria dei Llovage. Questo progetto, che è gioco di specchi che non restituisce mai l’immagine attesa, ma include possibilità che non si erano scorte prima, è anche l’occasione per riaprire – dopo i mesi di sofferenza della pandemia – una relazione europea che è sempre stata nel DNA di NovaraJazz!” Enrico Bettinello

Llovage è l’incredibile duo elettronico basso/batteria che unisce dal 2018 i musicisti di Gdansk (Polonia) Olo Walicki e Jacek Prościński. Lo strato di live-electronics è prodotto in tempo reale, con i due musicisti che suonano contemporaneamente le parti di basso e batteria più tradizionali, tanto che a volte sembra che siano un quintetto o sestetto.

Sul palco lo scambio di energia tra loro è sempre sorprendente.

Hanno prodotto un disco per Gusstaff Records nel 2019 e elaborato il proprio linguaggio comunicativo sonoro in una performance basata su un libro sul mitico musicista Krzysztof Komeda.

O-Janà è il duo formato dalla cantante Ludovica Manzo e dalla pianista/musicista elettronica Alessandra Bossa, compositrici e improvvisatrici dal background diverso. La combinazione fra le due, ciascuna caratterizzata da spontaneità, curiosità e audacia, è un eccitante risultato la cui musica si muove tra elettronica, songwriting e improvvisazione libera, di cui sono esplorati e espansi i confini. Le composizioni sono caratterizzate da liquidi paesaggi sonori in cui la melodia si stende su un mix di pianoforte preparato e suoni elettronici, mentre le parole possono essere buffe o commoventi, ma anche provocatorie.

Dal vivo la rigorosa attenzione alla forma canzone si apre a una forte componente improvvisativa da cui emergono beat distorti e linee frastagliate.

Selezionate nell’ambito del progetto “Nuova Generazione Jazz 2019”, hanno suonato in alcuni dei migliori festival e club europei, dalla Casa da Musica di Porto al Toronto Jazz Festival, passando per il Winter Jazz Festival of Copenaghen, London Jazz Festival, Stoccolma Jazz Festival, Gas Festival Gotebörg, Istituto Svizzero di Roma e la Europe Jazz Conference Novara.

Nel disco  “Inland Images” (Folderol Records) sono in compagnia del chitarrista norvegese Eivind Aarset e del percussionista Michele Rabbia.

NINO LOCATELLI SOLO

Queste le parole del musicista: “Il mio rapporto con la musica di Steve Lacy non è occasionale. È stata per me la porta. Dal 2009, col titolo So Long! Ho presentato varie volte un solo su sue composizioni utilizzando il clarinetto basso. Nell’estate del 2013, in montagna, ho registrato il solo con il clarinetto in sib trovando una dimensione spoglia, nuda e cruda che segna un punto importante nel mio personale processo con la musica di Steve. “I try to be empty and to see what sounds” (Tom Raworth)”.

“I brani di Lacy sono concepiti con un affetto rigoroso, coinvolgono immediatamente e sembrano sempre unici, ma la loro sfida non è per i deboli di cuore. Ogni pezzo inquadra un’apertura alla ricerca e all’esperimento, alla meditazione e all’umorismo; per esplorare i parametri più lontani del suono. Otteniamo tutto questo e molto altro nelle esibizioni di Nino…” (Jason Weiss – Brooklyn, aprile 2016)

MARIOTTI CHIAPPERINI WALICKI PROSCINSKI QUARTET

Un incontro speciale: musica, passione e improvvisazione saranno gli ingredienti di un concerto che sarà una sorpresa per tutti!

SILVIA BOLOGNESI YOUNG SHOUTS+SABIR MATEEN

nuovo progetto Young Shouts, selezionato nell’edizione 2020 di Nuova Generazione Jazz.

Agli Young Shouts si unirà, nella seconda parte del concerto, il sassofonista e amico Sabir Mateen, molto legato a NovaraJazz da quando decise di lasciare la scena dell’avanguardia newyorkese per trasferirsi a Novara nel 2007.

Il repertorio di Young Shouts è ispirato alle traditional folk songs afroamericane.

La “Suite per Bessie Jones”, scritta appositamente per questa formazione, nasce dai testi di alcune delle songs rese famose dalla cantante registrata da Alan Lomax. La “line up” strumentale, nonché i frequenti momenti di improvvisazione collettiva, mostrano le caratteristiche del classico quartetto jazz moderno.

ERNST REIJSEGER SOLO

Maestro del violoncello, Reijseger è in grado di creare una gestualità e una musicalità uniche, sia grazie alle diverse modalità con cui suona il violoncello, spesso pizzicando le corde come se fosse una chitarra, sia attraverso un uso particolare della propria voce. Tutti questi ingredienti rendono i suoi concerti delle vere e proprie performance uniche e imprevedibili.

Nei concerti da solista, Reijseger si esibisce con sue composizioni personali e improvvisazioni.

Proficua la collaborazione, che continua dal 2004, con il regista Werner Herzog, per cui il violoncellista ha composto le colonne sonore di alcuni film.

In continua ricerca di nuovi orizzonti e linguaggi espressivi, Reijseger ha collaborato con importanti artisti della scena musicale, da quella jazz e improvvisata (Harmen Fraanje, Han Bennink, Misha Mengelberg, Steve Lacy, Uri Caine), alla musica classica e barocca (Yo Yo Ma, Giovanni Sollima, Erik Bosgraaf, Dutch Wind Ensemble, Forma Antiqua), e alla musica tradizionale (Trilok Gurtu, Tenore e Concordu de Orosei, Groove Lélé, Nana Vasconcelos, A Filetta).

ALEXANDER HAWKINS SOLO

Uno dei pianisti e compositori più innovativi e creativi del Regno Unito.

Hawkins è un autodidatta con un grande amore e una profonda conoscenza della tradizione jazz che, insieme ai riferimenti classici, porta all’interno delle sue composizioni e delle improvvisazioni.

Nel febbraio 2019 ha pubblicato il suo secondo album da solista, Iron into Wind, per la prestigiosa etichetta Intakt.

A Hawkins sarà consegnata la Chiave d’Oro NovaraJazz 2020, in occasione del suo 14º concerto a Novara, contando anche il concerto simbolicamente realizzato il 30 dicembre 2020 ma mai davvero avvenuto a causa della pandemia.

Oltre alle sue esibizioni da solista, Alexander suona in una vasta gamma di contesti creativi. Per citarne qualcuno: la direzione del suo Quartetto e numerosi grandi ensemble; il duo con la leggenda della batteria sudafricana Louis Moholo, i duetti con Evan Parker, Tomeka Reid, John Surman e Sofia Jernberg; il trio Decoy con John Edwards e Steve Noble.

Lo ascoltiamo anche in progetti con leader contemporanei come Joe McPhee, Anthony Braxton, Marshall Allen e il pioniere dell’etio-jazz Mulatu Astatke.

JOHN EDWARDS SOLO

Per oltre trent’anni John Edwards ha approfondito le possibilità del contrabbasso, spingendosi ailimiti estremi di timbro, intonazione e dinamica, utilizzando ogni serie di scoperte come il punto di partenza per nuove esplorazioni e orizzonti sonori.

 L’ultimo anno ha permesso a Edwards di esplorare ulteriormente la pratica solista: a Novara si esibirà in un Solo che presenterà nuove idee e lavori che costituiranno la sua prossima uscita da solista, Strange New Worlds.

 “There’s never been anything like him before, anywhere in jazz” (Richard Williams, The Blue Moment)

EUROPEAN GALACTIC ORCHESTRA

scritta arcaica nella pietra, pensata dalle stelle, modellata dai pianeti. Suoni per animali e vento, poesia per il mare profondo e per chi lo attraversa, altalena sullo spazio. La realtà dei sogni, ora più che mai, è vicina. Noi, come filo di rame, conduttori tra universo e dimensione onirica. Essere orchestra. Molteplicità di intenzioni che diventano un solo agire, una sola voce; spazio di condivisione e moltiplicazione della forza (politica!) del suono. Nostalgia di epoche mai vissute (o forse sì?), inestinguibile sete di presente, ansia di futuro. Nasce per raccogliere i fili sparsi di un lungo e accidentato percorso (artistico ma soprattutto umano) l’European Galactic Orchestra di Gabriele Mitelli, per riunire attorno al fuoco sacro del jazz le mille anime danzanti di una vita in musica. Come a voler ricomporre il mosaico di un’infinita sequela di incontri, di folgorazioni, il trombettista bresciano ha deciso che era arrivato il momento di provare ad abbracciare con un solo sguardo la vastità dei territori attraversati. Una chiamata a raccolta alla quale ha risposto un manipolo di impavidi improvvisatori da ogni angolo del continente (Francia, Svezia, Inghilterra, Italia, Olanda), convocati per un viaggio oltre i confini del cielo e al di là delle generazioni che, seguendo le rotte interplanetarie tracciate da esperienze collettive imprescindibili come quelle dell’Art Ensemble of Chicago, dell’ICP, dell’Italian Instabile e della Fire! Orchestra (vicine, vicinissime fino a quasi a poterle toccare), arriva a planare sugli anelli di Saturno in compagnia di Duke Ellington, Misha Mengelberg e Sun Ra. Giancarlo Nino Locatelli (che oltre a suonare il clarinetto ha curato insieme a Gabriele Mitelli il passaggio da progetto a realtà, in fase di scrittura e di arrangiamento), Sebi Tramontana (trombone), Luca Tilli (violoncello), Alexander Hawkins (pianoforte), Pierre Borel (sassofoni), Cristophe Rocher (clarinetto), John Edwards (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria), Tobias Delius (sassofoni), Per Åke Holmlander (tuba), Christelle Sery (chitarra): l’equipaggio è a bordo, il conto alla rovescia è iniziato. Destinazione ignota. Perché non è la meta che conta, ma il viaggio.

NovaraJazz 2021

i luoghi (in ordine cronologico)

Nòva, Novara

È il primo centro giovanile della città di Novara e trova sede all’interno degli spazi dell’ex Caserma Passalacqua.
L’esperienza di questo hub giovanile nasce dalla collaborazione tra il pubblico e il privato sociale, che insieme hanno scommesso sulla rinascita di uno spazio abbandonato e sulla sua trasformazione in luogo di espressione, di cultura e di partecipazione civica.

Anni di idee e progetti hanno permesso di riaprire alla città una porzione della Caserma Passalacqua (una delle tre ex caserme militari situate nel centro di Novara) dando vita ad un centro di produzione culturale e di aggregazione giovanile.

Dove prima c’erano uffici e mense per gli ufficiali militari ora trovano spazio sale conferenze, aree studio, una sala prove con studio di registrazione, un maker space e molti altri metri quadri che aspettano solo di essere riabitati.
In questo contesto ogni giorno gruppi di attivisti, studenti, musicisti, attori ed educatori si ritrovano in una miscela di collaborazioni e contaminazioni che trasforma lo spazio intorno e libera energie e creatività.

Nòva è tutto questo, un miscelatore di incontri, un frullatore di vite ed esperienze sociali, un luogo che espande le competenze, stimola la partecipazione attiva e alimenta il desiderio.

Mulino Vecchio, Bellinzago

Nella valle del Ticino erano presenti, fin da epoca medievale, numerosi mulini idraulici, i cui ingranaggi erano azionati dalla forza delle acque derivate dal fiume. Tra questi, il Mulino Vecchio di Bellinzago che conserva ancora oggi tutti i meccanismi. Dal 1985 conosce una nuova vita quale sede di eventi culturali, di mostre artistiche, di attività di educazione ambientale. Con il contributo della Regione Piemonte il Mulino è diventato un Centro regionale di Educazione Ambientale.

Museo C.G. Fanchini, Oleggio

Il Museo C.G. Fanchini tiene vivo il ricordo delle origini di Oleggio e delle tradizioni del territorio. Le sale etnografiche ed archeologiche spaziano su tre piani: i sotterranei sono dedicati all’agricoltura, il piano terra ospita la sezione archeologica e alcune sale etnografiche, il primo piano accoglie le sale etnografiche e la sezione dedicata all’abbigliamento.

Villa Picchetta, Cameri

È un edificio tardo quattrocentesco, da sempre luogo di residenza signorile, con una struttura a U che si accentra nella sala centrale ottagonale. Residenza anche dell’Ordine dei Gesuiti, oggi è significativa la collocazione nell’area verde della vallata del fiume, fra boschi, prati e lanche, a cui si raccorda attraverso tre giardini, a ovest, sud, ed est. Oggi sede del Parco del Ticino e Lago Maggiore, conserva ancora le decorazioni della Sala dell’Ottagono.

Centrale Idroelettrica Orlandi, Galliate

Il Centro Parco del Ticino e Lago Maggiore occupa la sala della storica centrale idroelettrica Orlandi, costruita agli inizi del ‘900 sul Canale Langosco in Galliate. L’edificio è una pregevole testimonianza di archeologia industriale: nelle viscere ospita infatti un impianto di produzione di energia idroelettrica con nuova turbina. Al piano terra si trovano gli uffici della società e al primo piano una splendida sala culturale.

Castello Sforzesco Visconteo, Novara
Costruito nel ‘300 sotto il dominio dei Visconti, il Castello di Novara è stato poi ristrutturato nel 1472 per assumere l’aspetto austero e massiccio di oggi. Passato ad essere caserma sotto gli spagnoli, il Castello divenne un carcere nel periodo napoleonico. Con la visita di Mussolini nel 1939 si ricostruì la cortina muraria. Dopo varie ristrutturazioni, è stato restituito ai suoi visitatori con aperture straordinarie in occasione di eventi.

Basilica San Gaudenzio, Novara
La Basilica di San Gaudenzio presenta una pianta a croce latina con un’unica navata e 6 cappelle laterali collegate. Da ammirare è il grande lampadario con fiori in ferro battuto, che ricorda l’incontro tra San Gaudenzio, le cui reliquie sono custodite nella basilica, e Sant’Ambrogio e la Sala del Compasso, con il compasso di 11 metri, usato dall’Antonelli per disegnare le volte che sorreggono la cupola. Di Gaudenzio Ferrari, nella Cappella della Natività campeggia il grande polittico a due piani che egli realizzò nel 1516.

Casa Bossi, Novara
Casa Bossi è un capolavoro dell’architettura neoclassica realizzato da Alessandro Antonelli. La casa è stata abitata dai i Desanti e poi i Bossi con inquilini di rilevante notorietà e importanza culturale. L’opera architettonica viene ereditata dall’Istituto Civico Dominioni, rimanendo comunque residenza, e dieci anni dopo la proprietà passa al Comune di Novara. Casa Bossi costituisce a livello nazionale una interessante opera di rigenerazione del Comitato d’Amore di per Casa Bossi.

Museo Faraggiana Ferrandi, Novara
Le raccolte naturalistiche novaresi sono radicate nella storia della città che nell’età napoleonica ebbe un prestigioso Liceo con importanti collezioni didattiche e un orto botanico. Più tardi, Catherine Faraggiana Ferrandi e il figlio Alessandro costituirono a Meina uno zoo e un museo, poi donato a Novara e riallestito nel 1959 nel palazzo di famiglia. Recenti acquisizioni e nuove attenzioni scientifiche hanno ridato vita al Museo Faraggiana Ferrandi dove si compenetrano scienze e storia.

Giardini di Palazzo Natta, Novara
Palazzo Natta, affacciato su piazza Matteotti, ospita gli uffici della Provincia di Novara e della Prefettura. Il Palazzo rappresenta il simbolo dell’incrocio tra il cardo e il decumano dell’antica pianta cittadina. Di particolare pregio è inoltre il giardino, con al centro una fontana in marmo rosa di Baveno, mentre una grande esedra modanata di gusto settecentesco inquadra un trompe-l’oeil sul fondo. Conserva inoltre delle essenze botaniche di pregio, come un bicentenario Taxus bacatum.

Salone dell’Arengo del Broletto, Novara
Edificati in più fasi fra il XIII e il XVIII secolo, gli edifici del Broletto sono disposti a quadrilatero attorno ad un cortile centrale. Il Palazzo dell’Arengo, sul lato nord, risale all’inizio del XIII secolo ed è il più antico dell’intero complesso; dotato di un atrio con pilastri reggenti archi a tutto sesto, presenta sulla facciata quattro trifore e tracce di un fregio, dipinto intorno al 1460, che rappresenta stemmi ed episodi che sembrano tratti da romanzi cavallereschi (forse la fondazione eroica della città). La scala coperta che permette di accedere al palazzo è invece una ricostruzione della prima metà di questo secolo. Il lato d’ingresso (lato sud) è invece occupato dal Palazzo del Podestà (XIV e XV secolo), aperto sul cortile da un porticato ad archi ogivali, sovrastati da cinque pregevoli monofore con decorazioni in cotto e affreschi, risalenti al XV secolo. Il lato est del cortile ospita il Palazzo dei Paratici (le corporazioni artigiane), costruito nel XIII secolo e ampliato nel XVIII secolo con un elegante portico con loggia. Il lato ovest è occupato dal quattrocentesco Palazzo dei Referendari. Al suo interno sono oggi ospitati i Musei Civici e la Galleria d’arte Moderna Paolo e Adele Giannoni; i primi si compongono di una “sezione archeologica” (comprendente materiali rinvenuti nel Novarese, a partire dall’età neolitica fino all’epoca longobarda) e da una sezione storico-artistica (con opere che vanno dai primi anni del XIII secolo al Novecento e che ben documentano la produzione artistica della zona). La Galleria d’Arte Moderna fu donata al comune da Alfredo Giannoni nel corso degli anni Trenta. Più di 800 opere, suddivise in 13 sale, scandiscono vari aspetti della pittura italiana degli ultimi due secoli.

Giardini Quadriportico del Duomo, Novara
Uno degli angoli più suggestivi e tranquilli del centro di Novara è il chiostro quattrocentesco della Canonica del Duomo. Nel secolo XV si procede, in tempi diversi, a costruire le ali dell’attuale porticato con archi a sesto acuto e con volte che hanno dato al complesso l’attuale aspetto. Una tradizione senza prove vorrebbe che il Petrarca abbia arringato i novaresi proprio all’interno del giardino della Canonica, arricchita da 12 sale di musei con opere di rilievo.