Musicista creativo e compositore di talento, l’artista tuderte di nascita, ma oramai residente a Perugia, è una figura emergente nel panorama jazzistico nazionale. La crescita di Riccardo Catria è suggellata dalla pubblicazione della sua prima composizione orchestrale da leader, “Orchestral Suite N. 1”, realizzata proprio con l’ensemble dei musicisti perugini che lo tennero a battesimo agli esordi della carriera

Inizialmente ideata come “Mediterranean Suite”, per le sue sonorità che evocano i colori del Mediterraneo attraverso l’uso di particolari modi musicali, la composizione ha poi assunto il titolo più essenziale – Orchestral Suite No. 1 – in linea con la volontà del compositore di liberare la musica da qualsiasi vincolo narrativo, lasciando che sia la musica, e solo la musica, a parlare. L’opera si articola in otto movimenti, che attraversano un vasto paesaggio sonoro, esplorando le molteplici possibilità espressive dell’orchestra. Registrata dalla storica Perugia Big Band, sotto la direzione dello stesso Catria, la Suite si arricchisce della presenza di ospiti d’eccezione di fama internazionale: Jeff Ballard alla batteria, Gabriele Evangelista al contrabbasso, Marta Raviglia alla voce, Massimo Morganti al trombone, oltre allo stesso Riccardo Catria che ha preso parte alla registrazione anche in qualità di trombettista.

Dove la musica parla da sé
Ispirata dal pensiero estetico di Brahms e Hanslick, la Orchestral Suite No. 1 aderisce al principio della musica assoluta, dove il suono e la forma sono al centro dell’esperienza. La voce, spogliata di testo, diventa uno strumento fondendosi con il resto dell’orchestra; le melodie e le strutture contrappuntistiche si intrecciano con ritmi che spaziano dallo swing ai tempi africani, mantenendo sempre una forte centralità melodica. Riccardo Catria cita tra le principali ispirazioni il grande Kenny Wheeler, di cui raccoglie e reinterpreta questa eredità con voce personale, dando vita a una musica che invita all’ascolto profondo, alla contemplazione, alla libertà dell’immaginazione.

“È un canto senza parole, un frammento di luce che galleggia nel buio, alla ricerca di chi è
disposto ad ascoltare con il cuore.”
 – Riccardo Catria

Un disco che invita all’introspezione L’estetica sonora si riflette anche nella copertina del disco, realizzata dall’artista visiva Meri Tancredi: un’onda di luce su sfondo nero, simbolo dell’ignoto, dell’eleganza e dell’assoluto. Un’immagine non descrittiva ma evocativa, che lascia spazio all’immaginazione dell’ascoltatore.

Il plauso di Enrico Rava
Ad arricchire ulteriormente l’opera è la presenza delle note di copertina firmate dal maestro Enrico Rava, una delle voci più autorevoli del jazz contemporaneo, che ha così definito l’opera:
“Un lavoro importante, originale e interessante.” – Enrico Rava

Con Orchestral Suite No. 1, Riccardo Catria entra con passo sicuro nel panorama della composizione orchestrale contemporanea, con un’opera che guarda al futuro senza dimenticare la
tradizione, che esplora il suono nella sua purezza e restituisce alla musica il potere di raccontarsi da sola.